A pochi chilometri dalla Reggia di Caserta sorge un esempio unico in Italia di utopia reale a sfondo illuminista. Ferdinando IV salito al trono decise di convertire il piccolo borgo di San Leucio, che veniva utilizzato come casino di caccia, in un esperimento industriale e sociale legato alla manifattura della seta. La fama delle seterie reali di San Leucio si diffuse a tutte le corti d'Europa che ne ricercavano i preziosi manufatti.
Per la prima volta un re sceglieva di condividere i propri spazi con gli ambienti produttivi e le abitazioni dei tessitori, gli uomini e le donne che lavoravano nelle seterie erano considerati uguali, il salario era proporzionale al merito, la scuola era gratuita ed obbligatoria, parte dei guadagni andavano versati in una Cassa della Carità in favore degli invalidi e dei malati, divenendo così esempio di parità tra i sessi, uguaglianza sociale, solidarietà civile e meritocrazia a tutto tondo, inoltre, il re regalò un telaio ad ogni famiglia perché venisse tramandata l'arte della seta. Questo sogno si interruppe nel 1799 con la Rivoluzione Francese ma ancora oggi le manifatture di San Leucio sono attive tanto da fornire le sete per le bandiere della Casa Bianca e di Buckingham Palace.
Il complesso della Real Colonia è stato restaurato e dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, oggi è possibile visitare gli Appartamenti Reali con sale affrescate e lo splendido Bagno della Regina, realizzato per Maria Carolina come un bagno termale romano; gli spazi di Archeologia Industriale con antichi attrezzi e telai perfettamente funzionanti; il Museo della seta che accoglie un esposizione di tessuti; i Giardini del Belvedere e la Casa del Tessitore, visitabile su richiesta, come esempio di abitazione operaia.